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Pandora’s Box: la provocazione di Nicola Bolla

Nel pomeriggio, a Vigone, alle 18.30, si inaugura la nuova originale seduta scultorea di Nicola Bolla.

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Il noto artista, due volte alla Biennale, esposizioni in tutto il mondo, ha accettato la sfida dell’ottava edizione di Panchine d’Artista, l’innovativo progetto volto a promuovere l’arte contemporanea nella cittadina piemontese.

La panchina di Bolla si affianca alle opere già realizzate da Elio Garis (2011), Luisa Valentini (2012), Luigi Mainolfi (2013), Riccardo Cordero (2014), Giuseppe Maraniello (2015), Fabio Viale (2016), Marina Sasso (2017).

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2014 Riccardo Cordero “Sotto l’arco rosso”

Perché Pandora’s Box?

Nella mitologia greca il leggendario contenitore fu donato a Pandora da Zeus, che le raccomandò di non aprirlo. La donna però non resistette alla curiosità e liberò così tutti i mali nel mondo, prima sconosciuti agli uomini. «Ora, a Vigone, la leggenda torna in modo ironico sotto forma di scultura contemporanea: i mali vengono richiusi in sacchi neri di spazzatura, come quelli buttati e abbandonati, lasciati senza remore lungo una qualsiasi tangenziale o in tanti contesti urbani e naturalistici»racconta Paolo Pasquettipresidente dell’associazione Panchine d’Artista.

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La nuova seduta scultorea, in fusione di alluminio levigato e smaltata di nero, è un’opera irriverente e di denuncia, ricca di contraddizioni e proprio per questo di una bellezza disarmante. L’opera sembra di primo acchito distanziarsi dalle più conosciute opere in cristalli Swarovski e carte da Ramino di Bolla, che ritroviamo però nella sua mostra personale.

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A Vigone, infatti, nella Chiesa del Gesù, l’artista organizza anche una concomitante esposizione, aperta sino al 25 novembre, dove ci accolgono un Papa adagiato sulla balaustra dell’organo che dialoga con un suo alter ego comodamente seduto su una montagna di sacchi di spazzatura neri e lucenti. Un’opera, questa, che volutamente rimanda alla panchina posizionata nei Viali della ex stazione, di fronte alla nuova pista ciclabile Airasca-Moretta denominata “La via delle Risorgive” e che rimarrà per sempre patrimonio della città.

Un’esecuzione che sembra addirittura rimandare per i dettagli nella fattura al capolavoro settecentesco del Cristo Velato del Sanmartino custodito nella Cappella Sansevero di Napoli, con la magistrale resa del velo in marmo che avvolge il Cristo.

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Cristo Velato del Sanmartino custodito nella Cappella Sansevero di Napoli

Nella mostra anche affascinanti Mandala ispirati alla tradizione induista e buddista, di forma circolare e grandi dimensioni, «con riferimenti all’ornato architettonico e pittorico dei rosoni e degli affreschi medievali», cita a catalogo il critico Roberto Mastroianni, e alcuni ricordi musicali: una tromba, nascosta e lucente, adagiata su uno sgabello, sembra emanare delicati suoni e bagliori di luce.

Il tutto nel contesto barocco della ex Confraternita vigonese (1654), da anni ormai riconsacrata come luogo ideale per ospitare esposizioni di arte contemporanea di elevata qualità, ogni anno più innovative e affascinanti.

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Panchina 2018: Nicola Bolla “Pandora’s Box”, Viali di Piazza Clemente Corte

Inaugurazione: venerdì 19 ottobre, ore 18.30.

A seguire vernissage mostra personale presso la Chiesa del Gesù di Piazza Michele Baretta

Esposizione: dal 19 ottobre al 25 novembre 2018 – Ingresso Gratuito

sabato 20 e domenica 21 ottobre: 10 – 12.30 / 14 – 19.00 / 21 – 22.00

Nei week end successivi, fino al 25 novembre 2018

(sabato: 15.00 – 18.30; domenica: 10.30 -12.30 / 15.00 – 18.30)

Visite guidate per istituti scolastici su appuntamento telefonico (011.9804269, int. 211)

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