Luigi Mainolfi
“L’arte mi sembra essere soprattutto uno stato d’animo.
Lo stile non è importante. Esprimersi lo è”.
[Marc Chagall da Chagall on Chagall, New York, 1979].
E’ uno dei principali rappresentanti della cosiddetta scultura post-concettuale, impostasi al principio degli anni ottanta.
Sin dagli esordi realizza sculture utilizzando materiali poveri e naturali (terracotta, gesso, legno, pietra lavica) e fusioni in bronzo. Dopo gli studi di pittura all’Accademia di belle arti di Napoli è attratto dal panorama artistico e culturale torinese e nel 1973 vi si trasferisce. I primi lavori, realizzati fra il 1972-76, indagano il corpo e il gesto: nelle prime esposizioni e performance, presenta calchi del proprio corpo in gesso che lascia consumare nell’acqua facendo sì che la scultura si trasformi e si degradi, come accadde a Cavriago nel 1977 o li fa precipitare dall’alto al suolo come nella performance presso la Galleria civica d’arte moderna di Bologna dello stesso anno.